Cesena‑Palermo 2‑1, rosanero ancora al tappeto: playoff a rischio

Il «gioco dell’oca» rosanero continua: un passo avanti, due indietro. Al “Dino Manuzzi” il Palermo inciampa di nuovo, cadendo 2‑1 contro un Cesena cinico e feroce. Le reti di Giacomo Calò al 37′ e di Dario Šarić appena 60 secondi dopo l’intervallo rendono vano il momentaneo 1‑1 firmato da Niccolò Pierozzi al 45+6′, sigillo che sembrava poter cambiare l’inerzia della serata. 

Cronaca in pillole

  • 37′ – Il vantaggio bianconero nasce da una punizione laterale: Prestia prolunga di testa, Calò irrompe e deposita in rete.

  • 45+5′ – Occasionissima Palermo: Pohjanpalo si presenta sul dischetto, ma Klinsmann intuisce e respinge. 

  • 45+6′ – Azione fotocopia sull’altra fascia, cross di Ranocchia e colpo di testa vincente di Pierozzi: 1‑1.

  • 46′ – Il solito blackout al rientro: Ceesay sfonda a destra, scarico arretrato per Šarić che dal limite infila Audero.

Il Palermo spinge (19 tiri a 12, 61 % di possesso), ma senza lucidità. Klinsmann chiude la porta a Brunori e Di Francesco, e i romagnoli portano a casa tre punti vitali.

Analisi: l’ennesimo cortocircuito mentale

  • Black‑out di inizio ripresa. È la quarta volta nelle ultime sei gare che i rosanero subiscono gol entro i primi cinque minuti del secondo tempo: un difetto di concentrazione sempre più cronico e ingiustificabile per chi indossa questa maglia.

  • Dionisi in confusione. Il tecnico cerca il coniglio dal cilindro con un turnover massiccio (Verre e Brunori inizialmente in panchina) e cambia modulo in corsa, ma l’esperimento si trasforma in un boomerang. Le sostituzioni (triplo cambio al 57′) non incidono e accentuano la sensazione di una squadra “incartata” sul piano tattico.

  • Pohjanpalo, rigorista tradito. Il finlandese sbaglia il primo penalty stagionale: servirà un lavoro psicologico per evitare che l’alone negativo che aleggia sull’ambiente contagi anche il suo bomber di riferimento.

  • Classifica che fa paura. Palermo fermo a 48 punti, con Cesena e Bari a una sola lunghezza e il Catanzaro che scappa. Mancare i playoff sarebbe un fallimento sportivo e progettuale: il popolo rosanero pretende dal City Football Group un cambio di rotta immediato.

Con tre turni al termine, la missione è chiara: ricompattarsi, ritrovare solidità mentale e risolvere l’enigma dei rientri dagli spogliatoi. Il prossimo banco di prova arriverà al “Barbera” contro il Frosinone in lotta per la salvezza: servirà un Palermo diverso, perché un altro passo falso potrebbe decretare un finale di stagione da incubo.