Palermo-Frosinone 2-0: i rosa volano ai playoff tra fischi e speranze

Il Palermo batte il Frosinone al “Barbera” per 2-0 e conquista con una giornata d’anticipo l’accesso matematico ai playoff di Serie B. Una vittoria che regala un sorriso ai tifosi sul piano dei risultati, ma che si consuma in un clima surreale, segnato da una contestazione durissima nei confronti di allenatore e dirigenza.

La prestazione della squadra di Dionisi non è stata scintillante, ma ha avuto l’efficacia richiesta alla vigilia dal tecnico in conferenza stampa: servivano i tre punti, e sono arrivati. Grazie alla doppietta del capitano Brunori, protagonista assoluto della serata, il Palermo si è assicurato un posto tra le prime otto della cadetteria. Resta però ancora da definire il piazzamento finale: nell’ultima giornata i rosa potrebbero chiudere tra il quinto e l’ottavo posto, un dettaglio che farà la differenza nella griglia playoff.

Sul campo, Brunori si è caricato la squadra sulle spalle: due gol da attaccante vero, uno per tempo, e la consueta leadership in fase offensiva. Più in ombra invece Pohjanpalo, apparso meno brillante rispetto alle recenti uscite: un piccolo campanello d’allarme in vista delle sfide decisive di post-season, in cui servirà il miglior apporto da parte del bomber finlandese.

A margine del successo, però, resta indelebile la frattura con la tifoseria organizzata. Per tutti i novanta minuti si sono levati cori di contestazione nei confronti dell’allenatore Dionisi e della dirigenza, accusati di aver tradito le aspettative stagionali. Il culmine è arrivato al momento dell’ingresso in campo di Vasic, accolto da una bordata di fischi che ha lasciato il segno in un ambiente sempre più spaccato.

Eppure, nonostante tutto, resta accesa una piccola fiamma di speranza. I playoff rappresentano un’ultima opportunità per inseguire il sogno Serie A, una possibilità che sembrava ormai sfumata in una stagione costellata da alti e bassi. Starà ora al Palermo compattarsi e trasformare le tensioni in motivazioni: la strada è ancora lunga, ma la porta della promozione non è del tutto chiusa.