
5-0 al Pescara ciliegina sulla torta nella festa del 125°
Allo stadio Stadio Renzo Barbera di Palermo, nella 11ª giornata del campionato di Serie B 2025/26, il Palermo ha dato spettacolo e dominate il Pescara con un netto 5-0.
La partita ha preso una svolta al 23′, quando Niccolò Pierozzi ha siglato l’1-0 sfruttando un’azione ben orchestrata.
All’inizio del secondo tempo, al 46′, è stato il turno di Jacopo Segre a trovare la via del gol, portando i rosanero sul 2-0.
Poi, al 58′, Pierozzi ha firmato la doppietta : 3-0 e partita ormai in discesa.
Al 72′ è arrivato il quarto: Matteo Brunori ha finalizzato una bella opportunità, aumentando il divario.
Infine al minuto 83′ Salim Diakité ha chiuso la festa rosanero con il 5-0.
Il Palermo ha controllato la gara con il 54,7% di possesso palla, 17 tiri totali dei quali 10 in porta.
Il pubblico intorno ai 27 000 ha potuto gioire: «non poteva esserci festa migliore» dato che la partita coincidente con il 125º anniversario del club.
Questa vittoria assume un valore doppio: da un lato dà fiducia al gruppo guidato da Filippo Inzaghi (allenatore del Palermo) perché conferma che la squadra, quando in giornata, può punire severamente qualsiasi avversario. Dall’altro lato è un segnale forte in ottica promozione in Serie A.
Con 19 punti in classifica dopo questo turno, il Palermo si inserisce nella zona alta della graduatoria e dimostra di avere capacità offensive e solidità difensiva (zero gol subiti oggi) che servono per puntare in alto.
La proprietà – parte del gruppo City Football Group – ha investito con chiari obiettivi: tornare nella massima serie. In questo senso il 5-0 non è solo un bel risultato, ma una dichiarazione d’intenti.
Restano da chiarire però alcuni aspetti: la costanza nella performance, la gestione delle gare difficili e la qualità degli avversari diretti per la promozione. Oggi il Palermo ha mostrato di avere “fame” e di saper imporsi, ma il campionato è lungo e non si vincono promozioni con una sola partita, per quanto convincente.
In conclusione: questa vittoria alimenta speranze e calma – un mix perfetto – ma non elude la necessità di lavorare ancora sodo, mantenendo umiltà e concentrazione.

